6.5 Perché dovrei preoccuparmi dell’ambiente? Devo credere nel cambiamento climatico? Come è legato alla solidarietà? Dovremmo cercare un nuovo pianeta?
Dio ha affidato la Terra alle nostre cure (Gn 1:28). La cura della nostra casa comune include la lotta al riscaldamento globale e al cambiamento climatico. Il nostro modo di vivere pieno di sprechi ha un impatto rilevante sull’ambiente. È davvero giusto che meno di un quarto della popolazione mondiale consumi l’80% delle risorse globali? Il principio di solidarietà ci esorta ad adoperarci per una migliore distribuzione globale delle ricchezze della Terra. Dopotutto essa è stata data da Dio a tutta l’umanità.
Gli uccelli del malaugurio dicono che, per sopravvivere, l’umanità deve cercare un altro pianeta. Questa è la peggior espressione di una “cultura dello scarto”. Una risposta migliore sarebbe vedere come Dio aspetta sempre che noi torniamo (Lc 15:20) a chiedere il Suo aiuto, mentre facciamo il possibile per salvare la Terra.
Cosa richiede il settimo comandamento?
Il settimo comandamento richiede di rispettare i beni altrui praticando la giustizia e la carità, la temperanza e la solidarietà. In particolare, esso richiede il rispetto delle promesse fatte e dei contratti conclusi, la riparazione delle ingiustizie commesse e la restituzione dei beni rubati, inoltre il rispetto dell’integrità del creato facendo un uso prudente e moderato delle risorse minerali, vegetali e animali dell’universo, con un’attenzione particolare alle specie in pericolo di estinzione [CCCC 506].
Come dovremmo trattare l’ambiente?
Adempiamo l'incarico di Dio riguardo al creato quando ci prendiamo cura della Terra come spazio di vita, con le sue leggi biologiche, la sua varietà di specie, la sua bellezza naturale e le sue risorse in diminuzione, e la preserviamo, cosicché le generazioni future possano anch’esse vivere bene sulla Terra [Youcat 436].
Attraverso uno sfruttamento sconsiderato della natura, [l’uomo] rischia di distruggerla e di essere a sua volta vittima di siffatta degradazione.... [È un] problema sociale di vaste dimensioni che riguarda l’intera famiglia umana. A queste nuove prospettive il cristiano deve dedicare la sua attenzione, per assumere, insieme con gli altri uomini, la responsabilità di un destino diventato ormai comune [Papa Paolo VI, Octogesima Adveniens, 14 maggio 1971, 21].
