6.19 Un’economia sostenibile è possibile? Possiamo limitare l’intervento statale? Capitalismo, consumismo e progresso tecnologico sono opera del diavolo? Perché devo pagare le tasse?
Gesù ha detto che non possiamo servire Dio e il denaro (Mt 6,24). La vita economica non dovrebbe mai diventare una “sopravvivenza del più forte” a spese di chi è debole, piccolo e povero. L’intervento statale è necessario per un’economia al servizio del benessere di tutta la società. Un’economia sostenibile mira al massimo benessere generale di tutti attraverso il minimo uso di risorse e danno ambientale.
Gesù ci disse di pagare le tasse dovute allo Stato o al suo capo (Mc 12:17). Con una certa regolamentazione da parte dello Stato, il capitalismo può funzionare ragionevolmente bene. Il consumismo come risultato di un sistema economico basato solo sulla crescita è sbagliato, perché ci sono altri fattori di cui tener conto. Nei limiti in cui la tecnologia è al servizio delle persone e non il contrario, può contribuire grandemente al nostro benessere.
Quali sono i doveri dei cittadini nei confronti della autorità civili?
Coloro che sono soggetti a un’autorità dovrebbero considerare le persone che la esercitano rappresentanti di Dio e offrire la loro leale collaborazione per il giusto funzionamento della vita pubblica e sociale. Tale collaborazione include l’amore e il servizio alla patria, il diritto e dovere di votare, il pagamento delle tasse, la difesa della patria e il diritto di esprimere critiche costruttive [CCCC 512].
Cosa sarebbe in contrasto con la dottrina sociale della Chiesa?
Contrastano con la dottrina sociale della Chiesa i sistemi economici e sociali che sacrificano i diritti basilari delle persone o che fanno del profitto la loro unica regola o il loro fine ultimo. Per tale motivo la Chiesa rifiuta le ideologie associate in tempi recenti con il comunismo o con forme atee e totalitarie di socialismo. Ma nella pratica del capitalismo la Chiesa rifiuta anche l’individualismo incentrato su sé stesso e una primazia assoluta delle leggi del mercato sul lavoro umano [CCCC 512].
Il mercato diventato globale ha stimolato anzitutto, da parte di Paesi ricchi, la ricerca di aree dove delocalizzare le produzioni di basso costo al fine di ridurre i prezzi di molti beni.... Questi processi hanno comportato la riduzione delle reti di sicurezza sociale... con grave pericolo per i diritti dei lavoratori, per i diritti fondamentali dell’uomo e per la solidarietà.... Il primo capitale da salvaguardare e valorizzare è l’uomo, la persona, nella sua integrità: “L’uomo infatti è l’autore, il centro e il fine di tutta la vita economico-sociale” [Papa Benedetto XVI, Caritas in Veritate, 25].